Squadriglia Tigri :: Roma 41
Squadriglia Tigri :: Roma 41

Squadriglia Tigri :: Roma 41

A maggio abbiamo avuto l’occasione e il piacere di poter avere un confronto con la squadriglia tigri del reparto Rainbow del Roma 41, grazie a un’intervista dove ci hanno parlato della loro specialità di squadriglia 2021

Le tigri hanno deciso di raccontarci la loro specialità di squadriglia del 2021 nell’ambito di natura, perché con tutti gli imprevisti, avventure vissute e le cose che hanno imparato è quella che le ha fatte crescere di più e le rese più unite.

Per la prima impresa hanno deciso di sistemare un parco situato vicino alla loro sede; hanno pulito la zona, costruito delle panchine, una casetta per gli uccelli e hanno piantato delle piante.

Il loro periodo di ideazione e progettazione è iniziato circa a metà gennaio e l’impresa sono riuscite a svolgerla precisamente il 28 febbraio 2021.

L’idea per questa prima impresa è nata dalla voglia della squadriglia di fare qualcosa per la loro zona, qualcosa che restasse a tutti; volevano trovare un modo per farsi conoscere e lasciare un loro segno, ma soprattutto per conoscere ed imparare ad amare e rispettare la natura.

Per il loro lancio hanno realizzato una scenetta nella quale spiegavano i motivi per cui hanno scelto di pulire e migliorare il parco.

I loro capi reparto quell’anno sia una volta sentita l’iniziativa, sia realizzata erano molto soddisfatti del risultato finale principalmente perché si sono cimentate in cose che non sapevano fare e quindi si è vista una crescita personale della squadriglia.

La squadriglia durante la realizzazione delle panchine, della casetta per uccelli e dell’orticello e riuscita a mostrare le loro opere ai rispettivi genitori, i quali hanno dimostrato molto piacere nel vedere che hanno realizzato qualcosa non solo per loro ma per tutti quanti, da chi abitava lì, a chi ci passava i pomeriggi insieme ad amici o con la famiglia. Inoltre, si sono dimostrati molto soddisfatti perché le proprie figlie sono riuscite a realizzare un’opera tanto grande nonostante quando avevo iniziato non ne avevano le competenze necessarie

Durante la realizzazione le guide non hanno scontrato particolari difficoltà, e le uniche parti più complicate sono arrivate nel momento in cui hanno dovuto realizzare le panchine e la casetta per gli uccelli; perché non avendolo mai fatto inizialmente non erano venute bene e quindi hanno impiegato più tempo di quanto si aspettassero per migliorarle.

Una volta completate le costruzioni, verificando il risultato, hanno potuto affermare che era proprio come se lo immaginavano e credono che sia stata proprio questa la soddisfazione più grande; perché per la prima volta tutta la squadriglia è riuscita a mettersi in gioco andando oltre i propri limiti e puntando in alto il più possibile.

Le tigri hanno rispettato tutti i tempi sia nel progetto dell’impresa sia nel comprare i materiali. Per la realizzazione vera e propria invece hanno leggermente sforato.

Il capo e vice sono riuscita inoltre a far partecipare tutte le squadrigliere il più possibile, ovviamente che il considerando il percorso personale di ognuna di loro; si conseguenza le più piccole avevano dei posti di azioni che tenessero conto delle loro competenze rispetto a quelle delle più mature.

Una volta conclusa la prima impresa hanno festeggiato riunendosi a casa del capo squadriglia in una campagna dove hanno pranzato con pietanze buonissime e hanno passato il pomeriggio insieme.

Dopo la Fiesta le guide della squadriglia tigri si sono rimboccate le maniche per svolgere la seconda impresa, dove inizialmente volevano creare un orto con un sistema di irrigazione automatico nel giardino della loro sede.

Durante la progettazione di questa seconda impresa la squadriglia aveva programmato lo svolgimento delle attività tra maggio e giugno, ma a causa di piccoli imprevisti sono riuscite a concluderla solo a settembre.

L’idea del sistema di irrigazione era nata dalla volontà di migliorare quella parte della sede dove non vi era nulla.

La squadriglia ha lanciato la seconda impresa con un’attività simile a quella della prima impresa; quindi, hanno realizzato una scenetta che successivamente hanno mostrato all’interno del reparto.

I capi una volta sentita la proposta di questa impresa avevano ben accettato l’idea perché poteva essere una grande azione se svolta bene.

Anche dal resto del reparto l’idea è stata ben accolta, perché questa impresa come la prima non portava solo profitto alla squadriglia delle tigri, perché stata pensata per creare un bene utile a tutti.

Però al contrario della prima impresa, non andò tutto liscio. Il problema riscontrato fu l’inizio dell’estate, infatti con l’arrivo di giugno molte squadrigliere iniziarono a partire e il tempo cominciava a essere troppo stretto per le buona riuscita del sistema di irrigazione, perciò il capo accettò a malincuore di interrompere questo progetto nonostante avessero già iniziato a lavorarci pulendo la parte di terra su cui avrebbero dovuto creare l’orto, dove impiegarono molto tempo e fatica; proprio per questo la squadriglia non fu felice della decisione presa ance se necessaria.

Trascorsero mesi senza che nessuno toccasse più il campo dove sarebbe dovuto nascere l’orto finché a settembre nonostante passato il tempo della consegna dei diari di bordo la squadriglia ha deciso ugualmente di portare a termine ciò che in parte avevano iniziato, purtroppo non sono riuscite a realizzare, l’orto ma hanno comunque svolto la seconda impresa andando a visitare la riserva naturale del WWF. Di certo non fu intensa come la prima ma si divertirono ugualmente, infatti hanno scoperto che proprio sotto la riserva vi era il mare, da qui hanno deciso di fare il bagno nonostante non lo avessero programmato e quindi non avevano le attrezzature adatte.

Da quest’impresa la squadriglia ha avuto soprattutto un insegnamento morale perché tutte hanno capito che per la realizzazione delle imprese bisognava organizzarsi meglio. Avevano capito che avevano bisogno che ci fosse più dialogo all’interno della squadriglia, comunicando i dubbi subito e non aspettando che essi emergano creando problemi a tutta la squadriglia.

Purtroppo, a questa seconda impresa non sono riuscita a partecipare tutte, infatti molte squadrigliere non si dimostravano disponibili non rispondendo ai messaggi e non partecipando alle riunioni di squadriglia dove lavoravano per svolgere la seconda impresa.

Vedendo il lavoro finito probabilmente cambierebbero molte cose, tuttavia pensano che seppur brutte alcune esperienze gli abbiano insegnato molto, facendogli capire cosa migliorare in futuro. Proprio per questo in fin dei conti ciò che hanno svolto non lo cancellerebbero, tranne la mancanza di collaborazione che è emersa.

Nonostante il fallimento comunque sono fiere di non avere abbandonato questa specialità portandola al termine anche senza ricevere il guidoncino verde.

Svolgendo la verifica generale di ciò che era stato realizzato fino a quel momento la squadriglia comunque non riusciva a decidere quale tra le due imprese gli fosse piaciuta di più, essendo molto diverse: la prima, infatti, riguardavo il lavoro più manuale mentre la seconda consisteva in una vera e propria esperienza che oggi magari gli resta più impressa in quanto in quel giorno parlando e confrontandosi la squadriglia sì è unità di più.